venerdì 15 gennaio 2016

ucronie, utopie, distopie: tre specie di Fantascienza!


https://it.wikipedia.org/wiki/Ucronia
L'ucronìa é fantastoria, un genere di narrativa basata sulla speculazione astratta che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale, dipingendo delle società ideali oppure indesiderabili.

Le ucronie sono degli esercizi mentali sterili, di solito assopiscono il cervello del lettore in mondi irreali, che non sono verificabiliTuttavia, non tutte le ucronie spacciate dagli autori di SciFi sono deliri da manicomio, ambientate in punti di spaziotempo passato (più o meno distante dal lettore) che salpando verso irrazionali divergenze storiche per aggradare lettori, descrivono insensati spaziotempo.


Ci sono Ucronie che si avvalgono della clausola TOP SEGRET 
Queste opere intellettuali-artistiche, cercano disperatamente di coprire in qualche modo il gap di cazzate asperse nella fabula. Ad es: Stargate SG1 per quanto il serial abbia infinite licenze cazzartistiche per esigenze di narrazione, nonché contenga retaggi da guerra dei mondi di Wells, l'ipotesi del "COVER UP & TOP SEGRET" é continuamente ripetuta al telespettatore. Gli autori cercano d'ammantare le speculazioni false, per minimizzare il GAP d'IRREALTA' della fabula, essendo ambientata nella contemporaneità del telespettatore, ma presso mondi alieni lontani.


Ci sono distopie che sono diventate ucronie.
Non essendo accaduto niente di quanto ipotizzato dagli autori delle distopie, il tempo ha trasformato queste opere in Ucronie, ad esempio -this is not a Test-


Ci sono Ucronie repellenti.
Ad esempio what/if hitler avesse vinto la WWII?! oltre ad essere inquietante come idea, é indicativa di quale siano i retropensieri di un autore di SciFi, che si ponga di tali orrendi quesiti...

Ci sono Ucronie da manicomio.
Ad esempio what/if gli unni del IV secolo che attaccavano l'impero romano, avessero avuto i fucili d'assalto mentre i romani avessero avuto i Fax?!. Non c'é senso di meraviglia in un lettore che legga un'opera così... piuttosto c'é la certezza che l'autore é un analfabeta incompetente. La polvere da sparo sebbene sia stata usata dai cinesi in epoca remota, non aiutò i Cinesi ad evitare il dominio Mongolo. La polvere nera, fu portata in Europa nel XIII secolo da Marco Polo, la sua applicazione su congegni militari rivoluzionò l'arte militare, grazie alle conoscenze degli europei nella metallurgia. Il fax fu implementato in modo efficace solo nel 1924 e si diffuse presso la popolazione dopo il 1970. 


https://it.wikipedia.org/wiki/Utopia
Un'utopia è una narrazione su un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà, ma che viene proposta come ideale e come un potenziale modello. Indica una meta ideale e non raggiungibile; in questa accezione, può avere sia il connotato di punto di riferimento, quanto di falso ideale.
Un'utopia ha opportunità concettuali diverse, rispetto alla sterile ucronia, dato che almeno l'utopia ha il merito di far discutere e riflettere i lettori, innescando un qualche tipo di potenziale dibattito. Tuttavia, come ha insegnato la storia che é severa maestra di vita: le utopie possono diventare "molto pericolose", specie se queste sono ideologie cioé strumento di propaganda politica!.



https://it.wikipedia.org/wiki/Distopia
Per distopia s'intende la descrizione di un'immaginaria società altamente indesiderabile o spaventosa, ambientata nel futuro, nella quale alcune tendenze sociali, politiche, militari, ambientali, tecnologiche avvertite nel presente (o da avvertire) sono portate ad estremi negativi (a causa della legge di Murphy).
Questa specie di racconti di SciFi é teoricamente la più intrigante e potenzialmente la più fertile intellettualmente. Infatti, se l'autore é competente di ciò che scrive, potrà dipingere suggestioni verosimili evocando reali minacce future, illuminando così il lettore e centrando l'obiettivo della SciFi: almeno per la definizione di Gernsback. 

Quale é la differenza tra una distopia insulsa ed una distopia semi-profetica?
L'autore fa la differenza!. 

Se l'autore ha pensiero scientifico, implementerà un modello (almeno qualitativo) corretto, poi dentro al contesto teorico, l'autore romanzerà razionalmente, risultando verosimile al lettore. E' anche probabile che con il trascorrere del tempo, l'autore ottenga modesti scostamenti rispetto alla realtà futura, la quale quando si sarà manifestata, finirà per convalidare le tesi esposte dall'autore.


Un esempio di distopia semi-profetica: 
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_naufragio_del_Titan
Mitchell predicted japanese attack on Pearl Harbour
URSS containment theory
dissolution of the URSS
Douhet previde il potere aereo nella WWII e guerra fredda

Se le distopie non si dimostreranno semi-profetiche, allora saranno come l'aria fritta dei ristoranti: di buon profumo ma inconsistenti sotto i denti dei lettori.
https://it.wikipedia.org/wiki/Metropolis_(film_1927)
https://it.wikipedia.org/wiki/1984_(romanzo)