lunedì 12 ottobre 2015

La SciFi nei media: é possibile espandere il bacino dei lettori italiani?!

La presenza della Fantascienza nei Media

Tiriamo le somme sulla presenza della Fantascienza nei media:

SciFi alla radio: Zero, il canale é dominato solo dalla musica od informazione ed é marginale rispetto agli altri canali.

SciFi nel cinema: il tema é molto presente, i grandi successi sono quasi tutti a topic SciFi si pensi a 2001 nello spazio, la saga di Matrix, la saga Iron Man & Avengers, i Trasformers, Close Encounters, War of worlds, I.A. la saga di Star Wars, Alien, Terminator ecc...

SciFi nei serial: il tema SciFi é meno presente, ma spiccano lunghi successi come Star Trek, Stargate SG1, Doctor who, Galactica, Lost, Spazio 1999, Visitors, ecc...

SciFi nei cartoni animati: oggi il topic é meno presente i robottoni giapponesi si sono eclissati, a parte Futurama e qualche pikkiaduro quasi fantasy, il mercato é in mano ai personaggi Disney.

SciFi nella letteratura: il tema é marginale, quasi nessuno legge in Italia ed alle donne la SciFi non piace; i maggiori successi sono fatti dalle minkiate Harmony vampiriche oppure dai fantasy Potter per i marmocchi, o da qualche grande firma affermata con best seller. La SciFi viene definita letteratura di genere.

SciFi nei videogiochi: il topic é predominante, se vi aggiungiamo anche il mondo dei simulatori di guerra con ucronie e distopie, saremo probabilmente quasi alla totalità dei titoli publicati in tal genere (con la sola esclusione del calcio, corse rally/F1/moto)

SciFi nei fumetti: il tema é marginale, il grosso del mercato é dominato dalla Disney la quale possiede la Marvel ed i suoi personaggi che sono ancora presenti, ma in modo minore a quelli nativi della Disney.

SciFi nel web: é un tema marginale, come milioni di altri, facilmente rintracciabili con google.


Ora, é evidente a tutti che al cinema (dove domina la SciFi) vanno consumatori di sesso maschile e femminile di tutte le età per uscire e divertirsi (il settore é in crisi e risente dei DVD e paytv, dello streaming ma i contenuti audio e video sono gli stessi proposti dal cinema). Così come nel mercato dei videogiochi (fruiti per lo più da un pubblico maschile) tali software si fruiscono per divertirsi in solitudine sul computer oppure con altri (presenti od in rete). Indiscutibilmente in questi mercati i topic SciFi dominano!. 

I fumetti li comprano un pubblico molto piccolo per leggerli per poco tempo come letture non impegnative. Analogamente i serial tv (fruiti da pubblico maschile e femminile molto variegato) sono etichettabili come consumi divertenti, la loro fruizione dipende dall'esistenza d'impegni improrogabili o divertimenti concorrenti più appaganti.

I cartoni animati sono brevi intermezzi posti in certi canali od ore del giorno o su determinati canali tematici (per un pubblico di età ridotta) e sono concorrenti ad altri impegni più urgenti o contenuti più appaganti. Per leggere occorre tempo e gusto per la lettura, obiettivamente quest'attività va in competizione con impegni e/o divertimenti d'altro genere.


In sintesi la giornata é di 24 ore, sottraendo il tempo per mangiare, bere, lavarsi, lavorare, studiare, viaggiare, il tempo da dedicare ad attività ludiche deve essere distribuito su molti stimoli mediatici, fruibili in diverso modo.


Riordiniamo i mercati, con un criterio decrescente per vedere come scema di dominanza il tema SciFi.

Leadership SciFi nel cinema/videogame.
Diminuisce il tema SciFi, nelle serie tv.
E' ridotta la presenza della Scifi nei cartoni animati/fumetti.
Collassa la presenza della SciFi nella narrativa.


Si possono usare temi di fantascienza per allargare la platea dei lettori italiani?!

Teoricamente sì, al cinema vanno fruitori di tutte le età e di tutti i generi, la fruizione al cinema é un'attività passiva sostanziata dal bersi la minestra colorata e rumorosa oppure saltare dalla finestra!.

Lo stesso tipo d'attività (bersi la minestra o saltare dalla finestra) la si ritrova nella fruizione passiva della televisione, dove migliaia di segmenti di mercato frazionano l'utenza prevalentemente su informazione (talk show) oppure serie non SciFi, oppure canali tematici e/o satellitari.

C'é poi il segmento dei maschietti che non legge, perché fruisce la fantascienza dentro un'attività interattiva di un baraccone colorato e rumoroso. Questo perché é meno appassionante la silenziosa attività passiva, priva d'immagini, svolta dalle femmine, che mangiano la minestra o saltano dalla finestra (nella letteratura classica)

Mi pare evidente che per allargare i lettori occorre trovare argomenti per sottrarli alla Tv (di solito un pubblico poco avvezzo ai computer e l'uso di internet, é quindi imperativo garantire al potenziale nuovo lettore una fruizione dei PDF in modo facile ed intuitivo e tale da essere integrato nei pc/tablet con cui i soggetti potrebbero interagire)

Per allargare i lettori occorre probabilmente affiancarsi al segmento dei maschietti, proporre loro temi da leggere, sapendo che non leggeranno MAI per giocare (essendo i videogame molto più interattivi di un libro), ma potrebbero leggere ebook per migliorare la loro attività di gioco.

Che tipo di fantascienza quindi selezionare, per provare ad allargare la platea dei lettori, aggredendo i segmenti di mercato di cui sopra?!

http://mia-fantascienza.blogspot.it/2015/08/fantascienza-in-multitrama.html

Per sottrarre pubblico al segmento del popolo della Tv, IMHO occorre selezionare temi di "SciFi di breve periodo", questo al fine di minimizzare la distanza tra lettore e personaggio principale e minimizzare anche la distanza temporale/geografica del lettore, proponendogli temi di fantascienza di breve periodo (ossia distopie)


Le Distopie sono anche ottimi scenari di videogioco, da materializzare e progettare e programmare nei simulatori tattico ludici, per poi divertirsi ad esplorarle sul campo, giocando in modo colorato e rumoroso.



La cosa utile, é che le Distopie fanno anche riflettere il lettore, perché nessun soggetto, é un cretino integrale.

Il quadro logico, é chiuso!